Abbiamo già parlato altre volte della coppia e delle problematiche che possono affliggere una relazione sana. Toccando argomenti quali il rapporto di coppia nelle liti e la gelosia.
In questo articolo, invece, andremo ad approfondire quali sono i sintomi e come curare la dipendenza affettiva.
LA DIPENDENZA AFFETTIVA
…“Ma vi sia spazio nella vostra unione,
E tra voi danzino i venti dei cieli.
Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore:
Piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime.
Riempitevi l’un l’altro le coppe, ma non bevete da un’unica coppa.
Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane.
Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo,
Come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di musica uguale.
Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro,
Poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori.
E siate uniti, ma non troppo vicini;
Le colonne del tempio si ergono distanti,
E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro”.
Questo passo tratto dalla poesia di Kahlil Gibran “Sul matrimonio” ben esprime, a mio avviso, le caratteristiche di un’unione amorosa sana, in cui ciascuno mantiene un proprio spazio pur condividendo uno stesso progetto di vita insieme, ma evitando quella fusione simbiotica che soffoca e invade lo spazio vitale di ciascuno.
INIZIALMENTE UN CERTO GRADO DI DIPENDENZA PUO’ ESSERE NORMALE
Sicuramente nella fase iniziale dell’innamoramento un certo grado di dipendenza e di voglia di “fusione con l’altro” sono presenti e funzionali alla costruzione del legame d’amore, ma con lo stabilizzarsi del rapporto, tale dipendenza lascia il posto alla diversità quale scambio e crescita reciproci.
Chi soffre di dipendenza affettiva, invece, costruisce tutto il proprio mondo esclusivamente sull’assecondare i bisogni dell’altro, reprimendo e annientando i propri bisogni.
SINTOMI DIPENDENZA AFFETTIVA
Come per ogni dipendenza si crede che l’altro possa essere il risolutore di tutti i nostri problemi, come il principe azzurro che si innamora di una donna da salvare da un incantesimo o una strega cattiva. Ma chi salva se non noi stessi? Da quali ferite e da quali mostri interni una donna sente di dover essere salvata?
Se l’amore presuppone intimità, impegno e passione, quanto siamo disposti a dare e a ricevere?
La persona dipendente affettivamente è sicuramente disposta a donare tutta se stessa, tanto è vero che spesso si accompagna a persone problematiche ricoprendo il copione della crocerossina che tanto si prodiga per redimere e cambiare il proprio partner, pensando spesso di essere la persona più forte nel rapporto a due.
Alcune caratteristiche della persona dipendente a livello affettivo sono:
- Ossessione dell’altro
- Paura di perdere l’amore
- Paura dell’abbandono, della separazione
- Paura della solitudine e della distanza
- Paura di mostrarsi per quello che si è
- Senso di colpa
- Senso d’inferiorità nei confronti del partner
- Rancore e Rabbia
- Coinvolgimento totale e vita sociale limitata
- Gelosia e possessività
UN CASO VERO
Una volta si presentò al mio studio una giovane donna che soffriva profondamente per un uomo sposato, nonché suo datore di lavoro, col quale aveva una relazione da più di dieci anni. La donna, che desiderava vivere con lui, proprio non riusciva a vedere il disinteresse dell’uomo verso tale progetto e giustificava con ogni mezzo l’uomo dicendomi “lui ha una vita complicata, fa il separato in casa con la moglie ma ama me, vuole aspettare che le figlie crescano per non traumatizzarle, etc.etc.” Certo era molto difficile per lei accettare di aver investito tante energie in questo rapporto nel quale si era intrappolata sotto tanti livelli, da quello affettivo a quello lavorativo ed economico, fino a percepirsi come l’unica persona in grado di capire i profondi turbamenti del compagno, il quale scoraggiava ogni piccolo movimento d’indipendenza della donna. Ecco che l’incastro era perfetto.
MA COME CURARE LA DIPENDENZA AFFETTIVA?
È chiaro che chi è immerso in tale incastro psicologico non riesce ad interpretare le dinamiche di coppia: è per questo che l’aiuto di uno psicologo può consentire una lettura diversa che permette di individuare i copioni che si sono strutturati in maniera rigida e fissa.
Dott.ssa Ornella Mazzoni – Psicologo Psicoterapeuta
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