PSICOLOGO NAPOLI: COS’È IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITÀ?
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità (DOCP) è caratterizzato dalla tendenza al perfezionismo e al raggiungimento di elevati standard di prestazione che si traducono in una attenzione minuziosa per i dettagli, tanto che, spesso, viene perso di vista l’obiettivo finale del compito.
I soggetti affetti dal Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità sono convinti che le regole vadano seguite in modo rigido e mostrano grande difficoltà nel tollerare quelle che considerano infrazioni. Ne conseguono mancanza di flessibilità, bassa tolleranza alla frustrazione e difficoltà a sperimentare situazioni nuove o a correre rischi.
Come si manifesta il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità?
I soggetti con Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità (DOCP) presentano comportamenti coerenti con le seguenti caratteristiche:
- eccessiva dedizione al lavoro e alla produttività, al punto da minimizzare l’importanza dei momenti di svago e delle amicizie;
- difficoltà a completare compiti e a raggiungere obiettivi legati a standard interni di comportamento rigidi e irragionevolmente elevati e inflessibili;
- atteggiamenti eccessivamente moralistici e coscienziosi;
- difficoltà ad empatizzare, ovvero a comprendere e ad apprezzare idee, sentimenti e comportamenti altrui;
- rigida insistenza sul fatto che ogni cosa sia impeccabile, perfetta, senza errori o difetti;
- convinzione che ci sia solo un modo giusto di fare le cose;
- difficoltà a cambiare idea o punto di vista;
- preoccupazione per i dettagli, l’organizzazione e l’ordine;
- tendenza a perseverare, ovvero a mantenere lo stesso comportamento nonostante ripetuti fallimenti.
Ne deriva uno stile di vita basato prevalentemente e rigidamente sui doveri che, tuttavia, non sempre danno luogo al conseguimento di prestazioni brillanti. Al contrario, tali pazienti, a causa della difficoltà a stabilire priorità e ad ordinare in modo razionale i propri compiti ed interventi, spesso si trovano bloccati, ritenendo che il tempo non sia mai sufficiente e l’impegno profuso mai abbastanza.
Dal punto di vista emotivo, le persone con il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità sono convinti che le proprie sensazioni e le proprie emozioni debbano essere sempre controllate, fondamentalmente perché considerate come “qualcosa di sbagliato” e, quindi, come una potenziale minaccia al desiderio di essere amati e accettati dagli altri. Appaiono, pertanto, rigidi e impostati e difficilmente si lasciano andare, tanto da essere definiti “freddi”, “poco espansivi”.
Comunque, le emozioni maggiormente sperimentate sono:
- l’ansia causata da pensieri di tipo catastrofico (“Sono un totale fallimento”; “Sono una completa delusione”) e da doverizzazioni (“Devo essere sempre al cento per cento”; “Devo dare sempre il meglio di me”);
- la rabbia conseguente alla difficoltà di esprimere i propri vissuti emotivi, i propri desideri;
- la paura di essere criticati e puniti per eventuali errori commessi;
- il senso di colpa da irresponsabilità legato al timore di arrecare danno a sé o agli altri.