Potrebbe sembrare che l’utilizzo di tablet e smartphone possa migliorare lo sviluppo del linguaggio nei bambini, in quanto potrebbero ripetere pedissequamente l’uso di paroline. Ma uno studio canadese rivela proprio il contrario: bambini tra i sei mesi e un anno posti per un’ora di fronte a tali supporti tecnologici, possono sviluppare problemi di crescita.
Certo occorre relazionarsi con l’esterno e con l’altro per l’acquisizione del linguaggio. Perché il linguaggio concerne non solo l’uso dei vocaboli, ma anche del contesto, della mimica, della prossemica, dei feedback che solo con l’incontro reale con l’altro, in primis con i genitori, può svilupparsi.
L’uso di tali tecnologie invece, non consente al bambino la frustrazione e il riconoscimento dei tempi di attesa. Tali tecnologie non sono in sé né buone né cattive, semplicemente favoriscono lo stare “fuori dal mondo”, concentrandosi sulla solitudine di immagini e suoni; su un pulsante che esaudisce in modo egocentrico ogni desiderio del bambino. Invece, maggiore è l’incontro col mondo, maggiori saranno le novità e le potenzialità, che potranno favorire lo sviluppo di creatività e di autonomia del bambino.
Diverso è guardare un cartone animato o ascoltare una canzone. Attenzione perciò ai tempi di esposizione del bambino che dipendono da quelli dettati dall’adulto. Soprattutto eviterei l’uso di tali giochi nel momento dei pasti.
Dott.ssa Ornella Mazzoni Psicologo e Psicoterapeuta